Autrice di spicco del modernismo americano, Gertrude Stein è stata studiata soprattutto in relazione alle innovazioni da lei introdotte nella narrativa "tradizionale". Attraverso lo studio puntuale della sua prima raccolta di racconti, Three Lives (1909), e grazie ad una serie di raffronti testuali inediti, questo saggio si propone di ribaltare la prospettiva fino ad ora utilizzata
nell'approcciare le opere della scrittrice americana. Oggetto dell'indagine è il debito dell'artista verso autori del passato, spesso citati con allusioni magistralmente occultate tra le righe. Si scopre così una complessa rete intertestuale non soltanto con le opere di Flaubert, dalla Stein apertamente riconosciuto quale "ispiratore", ma anche, e insospettabilmente, con quelle di Jules Laforgue, George Sand, Jean de la Fontaine, Fëdor Dostoevskij. Alcune considerazioni sul rapporto tra Three Lives e le opere di Cézanne e Picasso completano il quadro delle fonti steiniane.
Si delinea quindi una nuova chiave di lettura in cui la Stein appare molto più legata alla letteratura del passato di quanto le sue asserzioni non facciano ritenere. Tramite complessi meccanismi ironici tipici della sua scrittura, l'autrice, pur muovendo il "primo passo nella narrativa del ventesimo secolo", secondo le sue stesse parole, rende un personale omaggio a quanti, nel panorama letterario antecedente, avevano lasciato un messaggio profondo e universale, adatto anche ad esprimere la sensibilità novecentesca.
Come ricordavo parlando di Alice.B. Toklas e del suo libro di ricette, le frequentazioni delle signore non erano poca cosa... e gli spunti di piatti e bevande, da provare. Magari con qualche correzione.
Il ponce caldo per una notte fredda
2 parti di calvados
1 " brandy di albicocche
1 parte di panna.
Scaldare sulla fiamma i due liquori e versare lentamente la panna senza mescolare e servire.