Se avete d'avanzo un po' di farina di castagne, prima che diventi vecchia...di questo dolce decisamente toscano (1553, Lucca) esiste una versione più “spartana” negli ingredienti, bassa e molto compatta e quella leggermente più ricca e dalla consistenza più morbida. Fa da padrona la qualità della farina di castagne lavorata nella prima versione con acqua, quel tanto che basti ad
ottenere un impasto molle, nella seconda, rivista e corretta da me: (per una teglia di 20 x 28 cm.)
500 gr. di farina di castagne
1 litro di latte
4 cucchiai di zucchero semolato e un pizzico di sale
60 gr di olio extravergine
uvetta – rosmarino – pinoli
La preparazione è semplicissima, il dolce gustoso, assai nutriente e ci arriva dritto dal mondo rurale dove il castagno (ben presente in Garfagnana, Casentino, Pratomagno) prendeva il nome “albero del pane”, che la farina di “neccio” tanto sostituiva quella di grano. Si accompagna bene con della salsa al cioccolato versata sopra e/o ricotta.
Dopo aver setacciato la farina in una terrina capiente si unisce: latte, olio, zucchero e sale. Sembra troppo liquido ma va bene così, versatelo nella teglia unta con olio o rivestita di carta forno, spargete una manciata di uvetta, pinoli, rosmarino e distribuite 2 cucchiai di olio. Infornate a 180° per 40 minuti. Sopra croccante, dentro morbido