Il cibo di strada
Come ogni preparazione con i lieviti, le trasformazioni, in cottura, son sempre diabolicamente affascinanti. Così ho deciso che per il 32esimo compleanno di Pane e Vino, la degustazione di alcuni Champagne, verrà accompagnata da quello che si può definire il "finger food" primordiale toscano: il coccolo (a forma di pallina), che diventa a sua volta, cambiando comune: pasta cresciuta, zonzelle (di forma allungata e perfette per mangiare ripiene), ficattole (romboidali e piatte) e, a seconda delle zone, anche gli ingredienti a loro volta, cambiano leggermente, così come cambiano gli accostamenti che vanno dal classico stracchino e prosciutto, alla nutella.
Solo 3 cose fan da pernio a questo patrimonio ormai perso (alludo alle friggitorie che si trovavano per strada e dove ho proprio "consumato" memorabili merende) e restano immutate:
farina - lievito - fritto.
Io i coccoli li faccio così:
200 gr di acqua
25 gr di lievito di birra
150/200 gr di farina bianca 0
Con questi ingredienti preparo il "panetto". Sciolgo il lievito nell'acqua, incorporo la farina, copro il recipiente e metto a lievitare.
Ci vogliono almeno 30 minuti per farlo lievitare, lo vedete aumentare di volume e la sua consistenza tendere al soffice.
Mentre il panetto si "trasforma" preparate
800 ml di latte fresco appena stiepidito
1 kg. di farina bianca manitoba oppure una buona farina o (io uso quella del mulino Grifoni di Montemignaio)
un cucchiaino di sale fino
Appena il panetto è pronto cominciate a stemperarlo nel latte tiepido, aggiungendo la farina setacciata e il sale. Ora deve rilievitare il tutto, sempre coperto da un panno e tenuto in un angolo caldo, e questa volta ci vorranno almeno 2 ore.
Quando vedrete l'impasto bello gonfio e compatto, fate delle palline non troppo piccole, friggete in olio bollente e offritele, dopo averle salate.
Buon compleanno a Pane e Vino, a tutti gli Arieti, cuoca compresa, e ricordate che, ogni tanto il fritto...fa.