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Percorso

I coccoli

17. 03. 04
posted by: Barbara Zattoni

 

Il cibo di strada

 

 

Come ogni preparazione con i lieviti, le trasformazioni, in cottura, son sempre diabolicamente affascinanti. Così ho deciso che per il 32esimo compleanno di Pane e Vino, la degustazione di alcuni Champagne, verrà accompagnata da quello che si può definire il "finger food" primordiale toscano: il coccolo (a forma di pallina), che diventa a sua volta, cambiando comune: pasta cresciuta, zonzelle (di forma allungata e perfette per mangiare ripiene), ficattole (romboidali e piatte) e,  a seconda delle zone, anche  gli ingredienti a loro volta, cambiano leggermente, così come cambiano gli accostamenti che vanno dal classico stracchino e prosciutto, alla nutella.

Solo 3 cose fan da pernio a questo patrimonio ormai perso (alludo alle friggitorie che si trovavano per strada e dove ho proprio "consumato" memorabili merende) e restano immutate:

 farina -  lievito -  fritto.

Io i coccoli li faccio così:

200 gr di acqua

25 gr di lievito di birra

150/200 gr di farina bianca 0

Con questi ingredienti preparo il "panetto". Sciolgo il lievito nell'acqua, incorporo la farina, copro il recipiente e metto a lievitare.

Ci vogliono almeno 30 minuti per farlo lievitare, lo vedete aumentare di volume e la sua consistenza tendere al soffice.

Mentre il panetto si "trasforma" preparate

800 ml di latte fresco appena stiepidito

1 kg. di farina bianca manitoba oppure una buona farina o (io uso quella del mulino Grifoni di Montemignaio)

un cucchiaino di sale fino

Appena il panetto è pronto cominciate a stemperarlo nel latte tiepido, aggiungendo la farina setacciata e il sale. Ora deve rilievitare il tutto, sempre coperto da un panno e tenuto in un angolo caldo, e questa volta ci vorranno almeno 2 ore.

 

 

Quando vedrete l'impasto bello gonfio e compatto, fate delle palline non troppo piccole,  friggete in olio bollente e offritele, dopo averle salate.

Buon compleanno a Pane e Vino, a tutti gli Arieti, cuoca compresa, e ricordate che, ogni tanto il fritto...fa.